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Donazione del busto di “Mariano Fortuny” in ricordo del prof. Carlo Venturini

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Si svolgerà mercoledì 6 settembre alle ore 11,30 presso la sede della Fondazione Livorno la presentazione del busto in bronzo di Mariano Fortuny eseguito da Vincenzo Gemito e donato alla Fondazione da Maria Pilar Va Aguaviva moglie del Prof. Carlo Venturini.

Decano dei giuristi livornesi, il professor Venturini ha fatto parte fin dal 1994 del Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno fino alla sua scomparsa, nell’ottobre 2014, quando l’ente si chiamava già Fondazione Livorno e Carlo Venturini ne era Vice Presidente da 15 anni.

Figura di primo piano a livello internazionale fra gli studiosi di diritto romano, Venturini era nato a Livorno nel 1943 e  si era laureato con lode, giovanissimo, in Giurisprudenza e quasi contemporaneamente in Lettere classiche all’Università di Pisa.

È stato professore di Storia romana nell’Università di Firenze (1971-1979) e nell’anno accademico 1976/1977 ha svolto anche il corso di “Roman Law and Civilisation” nella sede locale della California University. Dal 1° novembre 1979 ha assunto l’insegnamento di Storia del diritto romano nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo pisano, dove è stato titolare della corrispondente prima cattedra romanistica e direttore dell’Istituto di diritto romano e storia del diritto.

Venturini ha collaborato inoltre con gli atenei di Reggio Calabria, Roma La Sapienza e Palermo, ma anche con le istituzioni universitarie di Madrid, Città del Messico e Oviedo, senza contare le oltre 130 opere pubblicate e un lungo elenco di conferenze e seminari internazionali su invito di accademie in numerosi Paesi europei (Spagna, Polonia, Francia, Austria, Germania, Ungheria, Serbia e Romania) e extraeuropei (Brasile, Israele, Messico).

Alla sua scuola si sono formate intere generazioni di avvocati, magistrati e giuristi e se l’Università di Pisa gli ha tributato il massimo onore dell’Ordine del Cherubino, la Spagna gli ha reso omaggio facendolo membro onorario della “Real Academia de Jurisprudencia y Legislaciòn”.

I suoi studi giuridici sono stati tradotti anche in cinese, a riprova dell’interesse che Pechino ha per la cultura giuridica di radice romanistica di cui Venturini è stato profondo conoscitore e divulgatore.

Per sottolineare il profondo legame che Venturini aveva anche con la sua città e in particolare con la Fondazione, la moglie ha voluto lasciare alla collezione d’arte della Fondazione un prezioso ricordo, una statua alla quale il professore era molto affezionato: il busto in bronzo di cm 70x50x60 che raffigura il ritratto di Mariano Fortuny.

Questo pittore catalano di umili origini, nato nel 1838, dal 1866 conobbe un grande successo a Madrid per il suo stile brillante e fortemente realistico, influenzato dagli studi di Velázquez, Ribera e Goya  e nel 1973 si trasferì in Italia attratto dalla pittura di Domenico Morelli, stabilendosi a Napoli e poi a Roma, a Villa Giulia, dove visse nel fasto fino alla morte nel 1874.

Il ritratto in bronzo di Mariano Fortuny, insieme a quello dell’amico artista Domenico Morelli, rappresenta uno dei più sofisticati ritratti in bronzo di personaggi famosi eseguiti dallo scultore Vincenzo Gemito (Napoli 1852-1929),  conosciuto nella sua città come “’o scultore pazzo” perché tormentato e segnato da profondi squilibri psichici.

Gemito conobbe Mariano Fortuny nel 1873 quando il pittore catalano si trasferì a Portici (Napoli), presso Villa Arati, luogo di ritrovo e scambi culturali tra artisti napoletani del tempo. Tra i due nacque una sincera amicizia che permise a Gemito di essere introdotto nell’ambiente artistico parigino. Nel 1874, anno della morte di Fortuny, Gemito rese omaggio all’amico ritraendolo a mezzo busto con un’espressione intensa e i folti capelli ricci scomposti.

Alla presentazione della scultura, oltre alla sig.ra Maria Pilar Va Aguaviva, interverranno

Riccardo Vitti, Presidente Fondazione Livorno

Luciano Barsotti, Presidente Fondazione Livorno-Arte e Cultura

Dario Matteoni, Direttore Accademia di Belle Arti, Alma Artis Accademy, Pisa

 

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